Speciale Monography Shitkatapult

Sab. 2 Luglio 2005 Speciale Monography Shitkatapult

La Shitkatapult e’ una delle etichette piu’ innovative nello scenario della musica elettronica, la sua base e’ a Berlino ed e’ composta da un pool di artisti eterogenei che dal 2000 mantengono vivo il sound Shitkatapult. In questi ultimi tempi la label berlinese e’ presente nella scena con varie release ad opera di Fenin, Peter Grummich, Quasimodo Jones ecc. ecc.
Prossimamente vedra’ la luce anche l’album di Phon.O, il titolo e’ Burn Down The Town e la sua uscita ufficiale e’ prevista per la fine di Agosto. Abbiamo dedicato lo speciale del 2 Luglio proprio alla Shitkatapult, abbiamo cosi ascoltato le tracce delle ultime uscite ed in piu’ abbiamo intervistato Phon.O in esclusiva per la presentazione del suo nuovo album…

Ciao Carsten, benvenuto in Altroverso!

Ciao ragazzi, sono contento di essere qui in Altroverso.

Ok iniziamo con le domande, la prima che mi viene spontanea e’: come mai questo nome particolare, Phon.O e qual’e’ la pronuncia corretta?

Ho scelto il nome Phon.O perche’ suona semplice e si pronuncia semplicemente senza il punto, quindi ‘Phon O’.

Hai iniziato a suonare negli anni ’90, come e’ stato il tuo approccio verso la musica?

Veramente ho iniziato verso la fine degli anni ’90, nel ’94 suonavo come dj e poi nel 1997 ho iniziato a fare musica elettronica per me stesso. Sono arrivato a comporre elettronica influenzato da differenti stili musicali, e la cosa piu’ importante che mi ha fatto avvicinare a questa musica e’ stato quando ho partecipato al mio primo techno party, fu una sensazione molto bella…

In questi anni di attivita’ hai notato dei sostanziali cambiamenti nell’elettronica?

Si specialmente negli ultimi anni ho notato molti cambiamenti, credo che i producers oggi hanno una mente piu’ aperta e mescolano stili e generi. Anche grazie agli sviluppi tecnologici che ti permettono di cambiare tutto cio’ che vuoi e creare cosi nuove cose in modo piu’ divertente e interessante, penso sia veramente ottimo. La musica e’ cambiata da quando i computer hanno un ruolo primario nella produzione dei musicisti di elettronica, grazie ai computer e ai software e’ sempre piu’ facile lavorare sulla produzione e penso che proprio per questa sua semplicita’ il livello va sempre migliorando…

Il tuo primo disco e’ uscito sulla statunitense Cytrax, piu’ tardi giungi nella crew Shitkatapult, la label di T. Raumschmiere. Come e’ andata?

Si sono arrivato alla Cytrax perche’ inviai a loro un demo. A Jasper Kit Clayton piacquero molto le mie tracce e cosi mi risposero direttamente per chiedermi di unirmi alla loro label e rilasciare il mio primo disco. Con loro ho avuto un ottimo rapporto e ho fatto uscire due 12″ ed un cd. Poi sono entrato in contatto con T. Raumschmiere tramite Sascha (Apparat), lui ha sentito alcune mie tracce e ha detto ok facciamo un disco…

Il tuo primo album su Shitkatapult e’ di prossima uscita, si chiama Burn Down the Town e gia’ dal titolo possiamo capire che si tratta di un potenziale concentrato di energia con molte influenze di stili e musica: Dub, Techno, Breakbeat, etc. Hai anche collaborato con altri artisti in questo disco, parlacene…

Si il mio nuovo album Burn Down The Town uscira’ su Shitkatapult verso la fine di Agosto, e a riguardo ci sara’ un party di presentazione il 25 Agosto. Due settimane prima uscira’ un 12″ con due tracce dell’album remixate da Funkstorung e Kit Clayton, 2 remix molto belli.
Nel mio primo album volevo combinare differenti stili musicali, come quando mi proponevo da dj e nei miei set suonavo sempre molti stili: Dub, Hip-Hop, Techno, Breakbeat, Electronica. Volevo produrre un album adatto al dancefloor ma che avesse un ampia varieta’ di stili ed influenze. Ho chiesto ai miei amici di usare i loro vocals e poi li ho tagliati e manipolati per cambiargli il significato nel modo che piu’ preferisco…

Nel tuo nuovo disco ci sono varie tracce con una attitudine potremmo dire cosmopolita… cioe’ troviamo una traccia con campioni vocali in giapponese, un’altra dal titolo italiano (Melodia Per Un Passerino), in En Duo Avec George W. invece c’e’ un gioco di voci tra il francese e l’inglese… sembra evidente che hai una visione globale di cio’ che accade nel mondo…

Si quello che dici e’ giusto, l’album ha un’attitudine cosmopolita proprio come la scena elettronica. Tutti i miei amici provengono da molti paesi. Ho amici in Giappone, in America, in Russia, in Svizzera, Italia e in tanti altri luoghi. Se hai dei contatti con loro, li vedi ogni tanto nel corso dell’anno oppure comunichi via e-mail, via chat o con il telefono non ti sembra di essere cosi lontano…
Quello che vorrei dire e’: l’importante e’ divertirsi ed avere una grande varieta’ nel dancefloor non importa da che paese vieni o dove vivi…

Pensi cosi di fare anche un tour per proporre il tuo nuovo sound?

Si faro’ un tour nei mesi di Agosto, Settembre ed Ottobre e sono sicuro che verro’ anche in Italia, non sono mai stato nella vostra citta’ quindi sentitevi liberi di contattarmi.

La prossima e’ la classica domanda difficile da rispondere, ma siamo curiosi di chiederti cosa vuoi esprimere con la musica?

Penso che la cosa piu’ importante che voglio trasmettere e’ divertire nel dancefloor e si puo’ avere piu’ divertimento con l’aggiunta di stili differenti piuttosto che con la sola Minimal Techno. Se sei un dj insomma cerca di andare oltre…

Cosa ne pensi della scena elettronica europea?

La scena elettronica europea e’ fantastica perche’ qui ci sono molti musicisti, la competizione e’ alta e questa porta ad innalzare il livello qualitativo. In Europa ci sono molti paesi e piccole aree dove troviamo differenti stili, se vai in Inghilterra troverai electronic dance music techno e cosi via, cosi come le troverai in Belgio, Spagna, Italia. Questo e’ il motivo del perche’ mi piace la scena europea e anche la gente perche’ e’ coinvolta da cio’ e ed e’ sempre in cerca del nuovo, degli artisti che compongono la label, insomma e’ tutto molto sentito…

Riguardo l’Italia?

Anche la scena italiana mi piace molto perche’ e’ aperta mentalmente, ha un carattere amichevole e c’e’ sempre un’aria positiva. Mi piace il cibo, certamente il migliore, e mi piace la cultura italiana e il modo di vivere…

Ok Carsten l’ultima cosa ti diamo la possibilita’ di parlare direttamente con gli ascoltatori italiani… se vuoi puoi lanciare un messaggio

Per favore producete maggiormente musica elettronica cosi abbiamo piu’ possibilita’, in Germania, di suonare le cose italiane… Ok grazie e divertitevi

Grazie a te, ciao…

Durante l’intervista sono andate in onda i brani estratti dall’album Burn Down The Town di Phon.O, e nella mezz’ora successiva la seguente selezione:

Fenin – Thrill (Amazon Dub by Dub Surgeon) Autolump – God’s Speed
Peter Grummich – Orange Moon
Phon.O – 313 Dumpsta Railin
Elastic Heads – Horst 01
Jerry Abstract – Drvnk
Das Bierbeben – Staub (Robag’s Wodkabeben Schnakker)

www.shitkatapult.com

Monography

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