Speciale Monography: Intervista ad Oliver Huntemann

Sab. 1 Aprile 2006 Speciale Monography: Oliver Huntemann

Oliver Huntemann e’ uno dei migliori producer di electronic dance music attuale, sulla cresta dell’onda underground da oltre dieci anni ha partecipato alla creazione di progetti musicali innovativi sia in gruppo che come singolo. Ultimamente sta portando avanti la sua nuova label Dance Electric ed e’ uscito con l’entusiasmante LP Fieber. In esclusiva lo abbiamo intervistato.

Ciao Oliver e’ un nostro piacere averti come ospite in AltroVerso, dunque Oliver, ti muovi nel mondo della musica da moltissimi anni, raccontare percio’ la tua storia in pochi minuti sarebbe impossibile, tuttavia siamo curiosi di sapere come e’ iniziata la tua avventura.

Dunque e’ iniziato tutto nei primi 80 con l’hip-hop. Ho iniziato come break-dancer ascoltando electro-funk di artisti quali Afrika Bambaataa, Egiptian Lover e Newcleus, dopo aver visto il documentario sui graffity Wild Style sono rimasto affascinato da dj quali Ice-T, poi mi sono comprato il set da dj e ho iniziato a scratchare e mixare. In quei tempi non mi interessavano i dj tedeschi perche’ erano persone stupide che selezionavano solo le richieste del pubblico, io iniziai a fare le mie cose con il mio stile e le cose cambiarono. Durante un home party ho conosciuto Gerret Frerichs che aveva gia’ uno studio professionale e mi chiese di lavorare con lui, cosi’ nacquero gli Humate. Il nostro secondo singolo Love Stimulation remixato da un allora sconosciuto Paul Van Dyk divenne uno dei primi club hit nella storia dell’electronic dance music.

So che hai avuto un trascorso nella marina militare del tuo paese, la disciplina e le regole militari presumo siano state molto restrittive per la tua creativita’.

Si e’ vero sono stato nella marina tedesca per 6 anni e ci sono arrivato direttamente dalla scuola per imparare qualcosa di serio, all’inizio ho studiato per diventare un ingegnere elettronico, mi sono imbarcato ma poi ho lasciato la marina, successiamente ho vissuto in un piccolo paese vicino alla mia citta’ natale e in quegli anni ho ricominciato a fare il dj. Le regole della marina sono molto restrittive ma le cose per me andarono diversamente, ripresi i miei piatti, il mixer la tb-303 le acid machine e cominciai a creare musica, feci le mie cose e di questo sono contento.

In piu’ di quindici anni hai lasciato delle impronte indelebili nella musica dance moderna, decine di dischi e progetti: H-Man, Huntemann, Rockford, etc. incluse le label di successo quali la Confused, la Spezial Music e la Toscana, lo scorso anno hai creato poi una nuova label la Dance Electric, con quali presupposti e’ nata questa label?

All’inizio la Dance Electric era stata pensata come una piattaforma solo per le mie produzioni ma dopo la prima release ho deciso di cambiarla. La Dance Electric e’ diversa dall’altra mia label Confused, piu’ dub house e spesso e’ condita con vocal track. Favolosi artisti sono usciti su Dance Electric quali Goldish & Der Dulz molto conosciuti per le release su Boxer e il fantastico dj Remo.

Parallelamente continui anche a produrre musica per la Confused, e’ di questi giorni l’uscita ufficiale dell’album Fieber, che se non erro tradotto sta ad indicare uno stato febbricitante… parlacene…

Il titolo Fieber e’ la parola tedesca che sta per Fever, febbre, e penso che questa sola parola riesce a descrivere appieno l’album. Le tracce di questo album sono calde, dark e fanno sudare come quando si ha la febbre, puoi anche ballare queste tracce nel club il che significa che hai la night fever.

Il tuo stile musicale spazia dalla techno all’house, dall’electro alle cose piu’ sporche, abbracciando taluni momenti la disco, in altri la new wave, con forti influenze anni ’80, se dovessi spiegarci la tua musica, come la definiresti?

Non mi piacciono le definizioni, sono inspirato da molti stili e influenze, alcuni dicono che suono electro-disco altri tech-house la mia definizione e’: electronic dance music.

Coloro che non seguono la musica elettronica affermano che si tratta di musica artificiale senza cuore e senza dei messaggi, tu cosa ne pensi? parlando di te, qual’e’ il messaggio che cerchi di diffondere con la tua musica?

Io faccio musica e non mi sento la responsabilita’ di educare la gente o cambiare le loro opinioni con i miei messaggi. Chi ha il diritto di fare cio’ e perche’? Il mio messaggio e’: divertiti e balla sentiti libero di fare quello che vuoi e scopri te stesso per farti le tue opinioni. Penso che la musica elettronica include profonde canzoni nella storia per esempio Somebody dei Depeche Mode o Moments In Love degli Art Of Noise, giusto per citarne un paio, non dipende dagli strumenti che suoni ma dipende da come li usi.

Sono un po’ curioso di sapere se ci sono degli artisti che prediligi

Mi piacciono molti artisti e sono molto influenzato da loro, mi piacciono producer francesi quali Chloe’, Jennifer Cardini e i tedeschi della Get Physical, Poker Flat, Gigolo e specialmente il mio co-producer Stefan Bodzin.

Solitamente chiediamo ai nostri ospiti se conoscono la scena italiana…

So che in Italia c’e’ una forte scena electro-techno e house, sono stato nel sud Italia per alcune fantastiche serate molti anni fa. Non conosco molti nomi della scena ma ad esempio conosco bene Dj Remo il quale ha prodotto l’ottimo Freakless su dance Electric insieme a D’Mia. Suoneremo insieme a Milano il 28 di Aprile.

Grazie mille per essere stato con noi Oliver come ultima cosa ti diamo la possibilità di parlare direttamente con gli ascoltatori italiani… puoi mandare un messaggio…

Ciao Italia, ciao Nino e’ stato un piacere. Uscite, prendete la febbre e ballate!

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